lunedì 26 settembre 2011

Messaggio per un'aquila che si credeva un pollo (Antony de Mello)

Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
Per tutta la vita l’aquila fece quel che facevano i polli del cor­tile, pensando di essere uno di loro.
Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche centimetro.
Trascorsero gli anni, e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splen­dido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo a forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. Chi è quello? Chiese.
E’ l’aquila, il re degli uccelli, rispose il vicino, appartiene al cielo …

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