martedì 27 settembre 2011

Donne che corrono coi lupi (Clarissa Pinkola Estés)

C’è una vecchia che vive in un luogo nascosto che tutti conoscono ma pochi hanno visto…
…E’ circospetta, spesso pelosa, sempre grassa, e desidera evitare la compagnia. Emette suoni più anirnaleschi che umani.
Dicono che viva nelle putride scarpate di granito nel territorio in­diano di Tarahumra.
Dicono sia sepolta alla periferia di Phoe­nix, vicino a un pozzo. Dicono che è stata vista in viaggio verso il Monte Alban su un carro bruciato, con il finestrino posteriore aperto. Sta accanto alla strada poco distante da EI Paso, dicono cavalca impugnando un fucile da caccia insieme ai coltivatori ver­so Morelia, Messico; l’hanno vista avviarsi al mercato di Oaxaca con strane fascine sulle spalle. Ha molti nomi: La Huersera, La Donna delle Ossa; La Trapera, La Raccoglitrice, La Loba, La Lupa.
L’unica occupazione della Lupa è la raccolta delle ossa. Noto­riamente raccoglie e conserva in particolare quelle che corrono il pericolo di andare perdute per il mondo. La sua caverna è piena di ossa delle più varie creature dèl deserto: il cervo, il crotalo, il cor­vo.
Ma si dice che la sua specialità siano i lupi.
Striscia e setaccia le montagne e i letti prosciugati dei fiumi, alla ricerca di ossa di lupo, e quando ha riunito un intero scheletro, quando l’ultimo osso è al suo posto e la bella scultura bianca della creatura sta davanti a lei, allora siede accanto al fuoco e pensa quale canzone cantare.
E quando è sicura, si leva sulla creatura, solleva su di lei le brac­cia, e prende a cantare. Allora le costole e le ossa delle gambe co­minciano a ricoprirsi di carne e le creature si ricoprono di pelo. La Lupa canta ancora, e quasi tutte le creature tornano in vita, con la coda ispida e forte che si rizza.
E ancora La Loba canta e il lupo comincia a respirare.
E ancora canta, così profondamente che il fondo del deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gli occhi, balza in piedi e corre lontano, giù per il canyon.
In un momento della corsa, per la velocità della corsa medesi­ma, o perché finisce in un fiume, o perché un raggio di sole o di luna lo colpisce alla schiena, il lupo è d’un tratto trasformato in una donna che ride e corre libera verso l’orizzonte.
Così, si dice, se vagate nel deserto, ed è quasi l’ora del tra­monto, e vi siete un pò perduti, e siete stanchi, allora siete fortu­nati, perché forse La Lupa può prendervi in simpatia e mostrarvi qualcosa — qualcosa dell’anima.

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